domenica 6 luglio 2014

Le Serpent Rouge

Le serpent Rouge

"Le Serpent Rouge", o "Il Serpente Rosso", è un libriccino criptico, composto da 13 pagine. Nella sua versione originale, nelle prime 5 si trova il testo conosciuto come Avant-Propos, nelle altre vi sono le immagini ,che alleghiamo al presente scritto, della Chiesa di Saint-Germain de Prés, delle tombe di re merovingi scoperte nella stessa chiesa, della copertina di un opuscolo pubblicato nel 1861 "Gnomon Astronomique", la genealogia merovingia, la Gallia del 511, la Gallia del 632 circa, della Chiesa di Saint Sulpice, la pianta della stessa Chiesa (dove troviamo indicato il P-S , il Preacum ed il meridiano di Parigi) ed il quartiere Saint-Germain del 1615 (anche qui vi è indicato il meridiano). Il libercolo è stato scritto da tre uomini,  inizia ossia tali Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker. Il "Serpente Rosso", scritto nell'ottobre del 1966, è stato poi pubblicato il mattino del 17 gennaio 1967 a Pontoise. Stranamente entro Tre mesi dalla data di pubblicazione del testo i Tre autori morirono in circostanze al quanto misteriose, che furono però archiviate dagli inquirenti come semplici suicidi.  E’ quasi inverosimile pensare che solo dopo tre mesi dalla pubblicazione di un testo criptico, tutti e tre gli autori abbiano avuto problemi così gravi da spingersi al punto di prendere una decisione così drastica. Questi elementi hanno contribuito negli anni a creare molteplici leggende intorno a questo scritto. Come sempre, improvvisati esperti di esoterismo e misteri hanno cominciato a formulare i propri arazzi di congetture che hanno solo contribuito a rendere ancora più fitto ed ingarbugliato il Mistero del Serpente Rosso. E’ stato tirato in ballo di Tutto, dal Santo Graal al Priorato di Sion, da Maria Maddalena agli alieni e a quanto di più fantasioso l’immaginario profano ha cercato di mettervi in correlazione. Per comprendere davvero le Serpent Rouge , non si deve focalizzare l’attenzione sulle circostanze e gli eventi che ne hanno accompagnato la pubblicazione,  ma solamente sul breve testo criptico. E’ chiaramente impresa ardua interpretare un testo Alchemico per chi alchimista non è e non ha neanche dimestichezza alcuna con l’esoterismo,  ma il prerequisito fondamentale per comprendere il criptico libercolo è proprio la Perfetta Conoscenza della Grande Opera e delle sue fasi. Perché di questo si tratta, di un Testo Alchemico sicuramente, ma forse non solo. . .  La parte scritta si compone di 13 versetti uno per ogni segno zodiacale, che non sono 12 come profanamente si crede , bensì 13 come 13 sono le pagine che compongono l’intera Opera. L'astrologia classica concentra la sua attenzione sullo Zodiaco, ovvero la fascia ideale del cielo delimitata da due cerchi paralleli all’eclittica (intersezione del piano orbitale terrestre con la sfera celeste), distanti 9° a sud e a nord da questa. Tale fascia viene divisa dagli astrologi in 12 parti, ciascuna individuata da una costellazione: Capricorno, Acquario, Pesci, Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario.  In realtà un esame più attento mostra che nella fascia dello Zodiaco compare anche una terza costellazione chiamata Ofiuco o Serpentario. Tale costellazione è ben nota fin dall'antichità e non si capisce come mai gli astrologi non l'abbiano mai considerata. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che, essendo i mesi dell'anno 12, era molto più comodo per loro considerare soltanto 12 costellazioni in modo da poter associare ciascuna di esse a ogni mese. Per quanto riguarda la collocazione di Ofiuco, all'interno dello Zodiaco esso si situa tra lo Scorpione e il Sagittario. In cielo esso si trova a una declinazione tra -30° a +15° e occupa un'estensione di circa 948° quadrati. Tenendo conto del fenomeno della precessione degli equinozi (che però viene costantemente ignorato dagli astrologi) la corretta correlazione tra segni zodiacali e periodi dell'anno è la seguente: Capricorno (dal 19 gennaio al 15 febbraio), Acquario (dal 16 febbraio al 11 marzo), Pesci (dal 12 marzo al 18 aprile), Ariete (dal 19 aprile al 13 maggio), Toro (dal 14 magio al 20 giugno), Gemelli (dal 21 giugno al 19 luglio), Cancro (dal 20 luglio al 18 agosto), Leone (dal 20 agosto al 15 settembre), Vergine (dal 16 settembre al 30 ottobre),  Bilancia (dal 31 ottobre al 22 novembre), Scorpione (dal 23 novembre al 29 novembre), Ofiuco (dal 30 novembre al 17 dicembre), Sagittario (dal 18 dicembre al 18 gennaio). Come si può vedere si tratta di una corrispondenza ben diversa da quella solitamente usata dagli astrologi sprovveduti o da fantomatici esoteristi pseudo iniziati (che di esoterico hanno solo la biancheria) che si ostinano ad usarne una versione distorta e rabberciata. Ofiuco rappresenta un uomo con un enorme serpente avvolto attorno alla vita. Egli tiene la testa del serpente nella mano sinistra e la coda nella mano destra. Il serpente è rappresentato appunto dalla costellazione del Serpente. La Grande Opera alchemica si compone di 3 fasi principali dette: Nigredo (o putredo) ovvero Opera al Nero, Albedo Opera al Bianco e Rubedo Opera al Rosso. Benché i simboli usati nella storia per indicare le varie fasi fossero diversi a seconda dei luoghi, dei tempi e dei singoli Operatori che se ne sono serviti, il significato di questi simboli è sempre evidente e gli alchimisti sono d’accordo nell’affermare che la ‘Grande Opera’ si divide in tre parti fondamentali. A dire il vero per un periodo e in alcuni contesti le Fasi dell’Opera furono considerate quattro, perché si lavorava sui quattro elementi, ma poi si convenne che le opere che segnavano le tappe più importanti erano tre (su menzionate Opera al Nero, Opera al Bianco, Opera al Rosso) secondo i ‘Tre Principi’ universali che sono alla base della creazione. Questi ‘Tre Principi’ sono: Zolfo, un non metallo indicante il Principio maschile ovvero lo Spirito anche detto Padre. Argento o Mercurio un metallo inteso come principio femminile indicante l’Anima racchiusa nella materia grezza. Ed il Sale, che a differenza di Zolfo e Mercurio è un composto. Vale a dire che è formato da più elementi insieme. E' un composto ionico, elettricamente neutro e generalmente sotto forma cristallina. Un composto ionico è formato generalmente, guarda caso, da un metallo e da un non metallo. Dunque abbiamo un Sale che generalmente è formato da un metallo (come lo è il Mercurio) e da un non metallo (come lo è lo Zolfo) pertanto il Sale indica il Figlio prodotto neutro e mediano dei precedenti due. Questi ‘Tre Principi’, calati nella materia formano i quattro elementi con le loro quattro qualità rispettivamente ‘Umido’, anima dell’Acqua; ‘Caldo’, anima dell’Aria; ‘Secco’, anima del Fuoco; ‘Freddo’, anima della Terra. Da queste qualità, elementi e principi si formerà poi il Palazzo del Re e della Regina, detta anche, ‘Tetractys Alchemica’.  Ogni elemento del mondo della materia è la combinazione di questi elementi che possiedono chiaramente una natura sottile che solo parzialmente è conoscibile mediante i sensi grossolani. In altre parole possiamo dire che la natura sottile dei quattro elementi si concretizza ma non si risolve nei loro corrispettivi fisici. Ognuno di essi possiede due delle quattro caratteristiche di cui sono complessivamente depositari: il caldo, il freddo, l’umido e il secco. Così mentre il fuoco è caldo e secco, l’aria sarà calda e umida, l’acqua fredda e umida mentre la terra fredda e secca.
I dodici segni astrologici possono essere visti come la combinazione dei quattro elementi con i tre principi di cui abbiamo discusso. Senza
scendere nei particolari dei singoli segni diciamo che possono essere divisi in tre categorie che sono associate ai tre principi dello zolfo, del mercurio e del sale. I dodici comuni segni dello zodiaco sono infatti equamente divisi in segni di terra, acqua, aria e fuoco. Ognuno dei tre segni appartenenti alle quattro categorie è associato ad uno dei tre principi sale, zolfo e mercurio. Così ad esempio nei segni di terra avremo un segno per lo zolfo (Vergine), uno per il mercurio (Capricorno) ed il terzo per il sale (Toro).  La scala nella simbologia Ermetica è da sempre stata utilizzata per raffigurare il processo di crescita dell'uomo, l'ascesa progressiva nell'individuazione del sé; la ritroviamo nei riti di iniziazione orfici; nei misteri mitriaci e nei riti sciamanici, ed in altri sistemi iniziatici più recenti come la Massoneria. La scala nel contesto alchemico simboleggia però nel contempo anche la scala philosophorum. Salendo questa scala l'uomo potrà compiere le tappe della Grande Opera alchemica. Possiamo contare 12 pioli sulla scala filosofica, gli unici a noi visibili. Il numero non è casuale, al contrario lo conosciamo come carico di significati nel linguaggio alchemico. Il 12 segna il compimento di un ciclo, perché 12 sono le ore del giorno e 12 quelle della notte, 12 sono i mesi dell'anno e ancora 12 sono i segni dello zodiaco secondo l’Astrologia comune adattata. Anche in alchimia ci sono 12 fasi nel processo a cui verrà sottoposta la materia: 1 calcinazione, 2 congelazione, 3 fissazione, 4 soluzione, 5 digestione, 6 distillazione, 7 sublimazione, 8 separazione, 9 cerazione, 10 fermentazione, 11 moltiplicazione, 12 proiezione. Le 12 fasi del processo corrispondono ai 12 segni zodiacali classici a cominciare dall'Ariete che dà il via al processo. Ma Abbiamo detto che i segni zodiacali in realtà sono 13 e non 12, quindi il serpentario o Ofiuco, questo segno fantasma, cosa rappresenterebbe? Forse può venirci in aiuto la conoscenza del 13 arcano dei Tarocchi. Quest’Arcano ha rappresentazione fisica ed interna, è l’Arcano di Giuda Iscariota, che rappresenta la Morte dell’Ego. La Falce è il simbolo funebre degli Angeli della Morte. La Morte è in realtà il ritorno alla matrice. Il serpente che si morde la Coda, l’Orusborus che sancisce la Ciclicità dell’Esistenza. La Vita e la Morte sono due fenomeni di una sola cosa. La Morte è una sottrazione di frazioni: terminata l’operazione matematica, rimangono solo i Valori della Coscienza. Si sottraggono i valori della Personalità. Non c’è nessun domani per la Personalità del morto, ha un principio ed una fine. I Valori della Coscienza si trovano imbottigliati negli ‘Ego’, che, visti da un chiaroveggente, sembrano una legione di fantasmi, questo è quello che continua. Il ritorno dei Valori è la meccanica della Natura. In realtà l’Anima non ritorna perché l’uomo non ha ancora incarnato la sua Anima. Solo i Valori ritornano. Quando arriva l’ora della morte, accorre al letto dell’agonizzante l’Angelo della Morte, incaricato di tagliare il Filo dell’Esistenza. Nell’istante preciso in cui esaliamo l’ultimo respiro, l’Angelo della Morte toglie l’individuo dal suo Corpo Fisico e taglia con la sua falce il Cordone d’Argento. Tale cordone magnetico può allungarsi o accorciarsi all’infinito. È grazie a questo filo che possiamo incorporarci di nuovo nel Corpo Fisico al momento del risveglio, dopo il sonno. Gli Angeli della Morte, che non son angeli come li disegna la tradizione cristiana, ma sono semplicemente forme energetico mentali complesse che Noi chiamiamo Eoni; questi sono molto saggi e si sviluppano e svolgono sotto il Raggio di Saturno. Non solo conoscono ciò che è in relazione con la morte comune e corrente del Corpo Fisico, ma questi Ministri della Morte sono profondamente saggi per tutto ciò che è in rapporto con la Morte dell’‘Io Pluralizzato’.Proserpina, la Regina degli Inferi, è anche Ecate, la Benedetta Dea Madre Morte, sotto la cui direzione lavorano gli Angeli della Morte. La Madre Spazio, trasformata in Madre Morte, ama svisceratamente i suoi figli e per questo se li prende. Sorvoliamo sul profondo significato simbolico della morte Iniziatica, che esula dal tema centrale di questo scritto. Parlare di Alchimia a chi Alchimista non è, come abbiamo detto è impresa assai ardua e perigliosa, in quanto per poter comprendere Veramente il linguaggio dell’Alchimia, bisogna aver compiuto personalmente l’Opera o per lo meno averci provato. Anche dall’insuccesso proviene l’insegnamento e di conseguenza l’esperienza ,che forgia la Conoscenza della complessa pratica alchemica della quale tanti farneticano ma solo pochi parlano. Assodato che in questa sede, non possiamo dire di più sul Tema della Grande Opera, tanto meno sull’interpretazione del testo del Serpent Rouge, lasciamo alla preparazione, all’intuito e all’immaginazione dei Nostri lettori la personale risoluzione e comprensione dell’Arcano in Essa celato. Potrebbe risultare d’aiuto per i più volenterosi consultare la Famosa Opera: “Il mistero delle Cattedrali Gotiche” di Fulcanelli. La quale è di grande valore, e può fornire una corretta chiave interpretativa anche delle immagini che, come già accennato seguiranno il testo andando a completare una fedele riproduzione del misterioso Libercolo.


 
 



Il Serpente Rosso

NOTE SU SAINT GERMAIN DES PRES E SAINT SULPICE DI PARIGI

di Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent, Gaston De Koker

PONTOISE - 17 GENNAIO 1967

Acquario

Come sono strani i manoscritti di questo Amico, grande viaggiatore dell'incognito, essi mi sono apparsi separatamente, tuttavia formano un tutto per colui che sa che i colori dell'arcobaleno uniti danno l'elemento bianco, o per l'artista che sotto il suo pennello, fa dalle sei tinte della sua tavolozza magica, sorgere il nero.

Pesci

Questo Amico, come posso presentarvelo? Il suo nome resterà un mistero, ma il suo numero è quello di un sigillo celebre. Come descrivervelo? Forse come il navigatore dell'arca imperitura, impassibile come una colonna sulla sua roccia bianca, che guarda verso il mezzogiorno, al di là della roccia nera.

Ariete

Durante il mio sofferto pellegrinaggio, ho tentato di aprirmi con la spada una strada attraverso la vegetazione inestricabile dei boschi. Avrei voluto arrivare alla dimora della Bella Addormentata in cui certi poeti vedono la Regina di un regno scomparso. Alla disperazione di ritrovare il cammino, le pergamene di questo Amico furono per me il Filo di Arianna.

Toro

Grazie a lui, ornai a passo moderato e con sguardo rivolto verso l'alto, io posso scoprire le sessantaquattro pietre disperse del cubo perfetto che i Fratelli della Bella del bosco nero, sfuggendo all'inseguimento degli usurpatori, avevano seminato sulla strada quando fuggirono dal Forte bianco.

Gemelli

Riunire le pietre sparse, lavorare con la squadra ed il compasso per rimetterle nell'ordine regolare, cercare la linea del meridiano che va da Oriente a Occidente, poi guardando dal Sud al Nord, infine in tutti i sensi per ottenere la soluzione cercata, facendo sosta davanti alle quattordici pietre marcate con una croce. Il cerchio era l'anello e corona, ed esso era il diadema di questa Regina del castello.

Cancro

Le lastre del pavimento a mosaico del luogo sacro potevano essere alternativamente bianche o nere, e Gesù, come Asmodeo, sorvegliava i loro allineamenti. Il mio sguardo sembrava incapace di vedere la cima dove dimorava nascosta la meravigliosa addormentata. Non era stato Ercole con la potenza magica, come decifrare i misteriosi simboli impressi dagli osservatori del passato. Nel santuario tuttavia l'acquasantiera, fontana d'amore dei credenti che ridà il ricordo di queste parole:In Hoc Signeo Vinces CON QUESTO SEGNO TU LO VINCERAI.

Leone

Di colei che io desidero liberare, salgono verso di me gli effluvi del profumo che impregnano il sepolcro. Una volta alcuni l'avevano chiamata: ISIDE, regina delle sorgenti benefiche, VENITE A ME VOI TUTTI CHE SOFFRITE E CHE SIETE OPPRESSI E IO VI DARO' SOLLIEVO, altri MADDALENA, dal CELEBRE vaso colmo di balsamo guaritore. Gli iniziati conoscono il suo vero nome: NOSTRA SIGNORA DES CROSS.

Vergine

Io ero come i pastori del celebre pittore Poussin, perplesso davanti l'enigma: "ET IN ARCADIA EGO!". La voce del sangue, vuole rendermi l'immagine di un passato ancestrale. Si, il lampo del genio attraversa il mio pensiero, rivedo, comprendo! Io conosco ora questo segreto favoloso. E meraviglia, al momento dei salti dei quattro cavalieri, gli zoccoli di un cavallo avevano lasciato quattro impronte sulla pietra, ecco il segno che DELACROIX aveva lasciato in uno dei tre dipinti della cappella degli Angeli. Ecco la settima sentenza che una mano aveva tracciato: ESTRAIMI DAL FANGO, PERCHE' IO NON VI RESTI AFFOSSATO. Due volte IS, imbalsamatrice e imbalsamata, vaso miracoloso dell'eterna Dama Bianca delle Leggende.

Bilancia

Cominciato nelle tenebre, il mio viaggio non poteva terminare che nella luce. Alla finestra della casa diroccata contemplavo attraverso gli alberi spogli dell'autunno la vetta della montagna. La croce di creta si distaccava sotto il sole del mezzogiorno, era la quattordicesima e la più grande di tutte con i suoi 35 centimetri. Eccomi dunque a mia volta cavaliere sul destriero divino che cavalcava l'abisso.

Scorpione

Visione celeste per colui che mi ricordano le quattro opere di Em. SIGNOL, intorno alla linea del Meridiano, nello stesso coro del santuario da dove irradia questa sorgente d'amore degli uni per gli altri. Io ruoto su me stesso passando con lo sguardo la rosa del P a quella dell'S, poi dall'S al P. E le spirali nel mio spirito diventano un polipo mostruoso che espelle il suo inchiostro. Le tenebre che assorbono la luce, ho un capogiro e porto la mia mano sulla mia bocca, mordendo istintivamente il palmo, forse come OLIER nel suo feretro. Maledizione,io comprendo la verità. E' il passaggio, ma egli stesso facendo il bene, come xxxxxxxx QUELLO della tomba fiorita. Ma quanto hanno saccheggiato la casa, non lasciando che cadaveri imbalsamati e numeri di metallo che non avevano potuto importare? Quale strano mistero cela il nuovo Tempio di SALOMONE edificato dai bambini di Saint VINCENT?

Ofiuco o Serpentario

Maledicendo i profanatori nelle loro ceneri e coloro che vivono sulle loro tracce, uscendo dall'abisso dove era stato tuffato, compiendo il gesto d'orrore: "Ecco la prova che del sigillo di SALOMONE io conosco il segreto, che xxxxxxxx di questa REGINA ho visitato le dimore nascoste". A questo, Amico Lettore, guardati di aggiungere o togliere uno iota ... Medita, medita ancora, il vile piombo del mio scritto contiene forse l'oro più puro.

Sagittario

Ritornando allora alla bianca collina, il cielo avendo aperte le sue cateratte, mi sembra di sentire vicino una presenza, i piedi nell'acqua come colui che riceve il segno del battesimo. Ruotando ad est, di fronte a me vidi srotolando senza fine i suoi anelli l'enorme SERPENTE ROSSO citato dalle pergamene, salato e amaro, l'enorme bestia aizzata (scatenata) davanti i piedi di questo monte bianco, rosso per la collera.

Capricorno

La mia emozione fu grande, "ESTRAIMI DAL FANGO", dicevo, e il mio risveglio fu immediato. Ho omesso di dirvi in effetti che questo era un sogno da me fatto questo 17 GENNAIO, festa di San SULPICIO. A seguito del mio turbamento persistente, ho voluto, dopo le riflessioni di rito, riferirvi un racconto di PERRAULT. Ecco dunque Amico Lettore, nelle pagine che seguono, il risultato di un sogno che mi aveva cullato nel mondo dallo strano all'ignoto. A Colui che è di passaggio per fare il bene.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Termina qui Le Serpent Rouge che abbiamo ricostruito interamente. E termina qui, anche il Nostro scritto che vuole essere un invito alla riflessione per Tutti gli Iniziati ed i cercatori solitari. L'enigma contenuto nel Serpente Rosso, attende di essere svelato, in tutta la sua complessità. Oltre la validità dell'Opera dal punto di vista esoterico ed alchemico, c'è dell'altro che contribuisce ad arricchire di elementi interessanti l'Alone di Mistero che avvolge l'intera vicenda. Domande come:perchè tutti gli autori del testo sono morti in circostanze misteriose entro tre mesi dalla sua pubblicazione? Oppure, Chi erano questi tre uomini? Sicuramente avevano delle conoscenze che ne facevano degli iniziati, o invece si sono solo attribuiti l'Opera di qualcun altro? Appartenevano a qualche confraternita? O si sono appropriati indebitamente del materiale di una Confraternita? E in entrambi i casi quale è l'identità di questo ipotetico gruppo occulto? Domande che, ormai difficlmente troveranno una risposta precisa. Eventi come l'Affare dei dossier segreti del Priorati di Sion che ha tanto fatto parlare di se dopo il codice da Vinci e poi scopertosi un mediocre raggiro di un tal Pierre Plantard, che aveva si fondato il Priorato anche detto Cavalleria di Istituzione e Regola Cattolica e di Unione Indipendente Tradizionalista che prendeva il nome da una piccola montagna nei pressi della cittadina francese di Annemasse, chiamata Monte Sion, ma che non aveva niente a che vedere con il priorato realmente esistito in terra santa millenni prima. Come non aveva niente a che vedere con il Graal o la Maddalena ed anche le fantomatiche dinastie Merovinge che conducevano sino a Plantard risultarono dei falsi composti da ricostruzioni di rami genealogici esistiti, completati nelle parti oscure e mancanti da invenzioni e distorsioni ad Opera dello stesso. Differente è invece il Mistero di Rennes le Chateau e degli eventi che coinvolsero Berenger Sounier, un semplice curato, che dopo esser stato assegnato all'abazia di Rennes le Chateu divenne improvvisamente ricco e si ritrovò al centro di una nebulosa quanto misteriosa avventura. Tra scavi archeologici veri e supposti, ritrovamenti scomodi di dubbia natura e l'onnipresente ombra di un potere sotteraneo e millenario che da tempi immemori si adopera per occultare all'umanità supposte o reali Verità, si delinea una storia avvinciente e interessante su vari livelli. Ma il mistero di Rennes le Chateu non si limita solo alla feccenda dell'abate Sounier,  ha radici più lontane che per chi conosce la storia di quei luoghi e delle comunità che li abitarono, non può che far continuare a sognare. Tutti questi fatti, apparentemente separati e scollegati tra loro, si mescolano nella realtà e nella storia come nel romanzo di fantasia di Dan Brown che come in  tanti altri misteri insoluti rendono molto difficile separare la fantasia dalla realtà, la verità dalla mistificazione, il mito dalla storia. Ma forse quello che rende speciali e affascinanti i Misteri non è la loro soluzione, ma la ricerca verso la quale spingono l'uomo Inteliggente e Sveglio, Vivente e intraprendente, che sà porsi delle domande e cerca delle risposte; senza accontentarsi delle verità reali o presunte costruite da altri. E' questo, quello che muove gli Animi dei veri cercatori dell'Occulto, Uomini e Donne che vivono la propria esperienza di Vita come una Ricerca Attiva, un viaggio verso l'Ignoto. Che questo Ignoto lo si cerchi dentro o Fuori di Noi, fà poca differenza soprattutto all'inizio, ed anche la meta e la durata dello stesso ci sono sconosciuti. Non sappiamo dove ci porterà e se mai ariveremo davvero, ma ci fà sentire Vivi e in armonia con il Tutto .
Sempre rivolti al Grande Oriente Ermetico dei Figli di Seth in Italia A.'.G.'.D.'.G.'.U.'. Con la Benedizione di Chi occhio profano non Vede ma il Cui Occhio Tutto vede .'. I fratelli e le sorelle del Frater Consilii Nerae Rosae et Argentum Trianguli Sethianibus Ermeticae Sinister Atri Zenit di Roma Templi Astarte Die VI July 2014 E.V.
 

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