mercoledì 6 agosto 2014

La Città della Luna

 
Genesi 3:22 La Nuova Diodati .E ELHOIM disse: «Ecco, l'uomo è divenuto come uno di noi, perché conosce il bene e il male. Ed ora non bisogna permettergli di stendere la sua mano per prendere anche dell'albero della vita perché mangiandone, viva per sempre». Perciò ELHOIM mandò via l'uomo dal giardino di Eden perché lavorasse la terra da cui era stato tratto. Così egli scacciò l'uomo; e pose ad est del giardino di Eden i cherubini, che roteavano da tutt'intorno una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita.



Con sincero piacere, ci accingiamo alla pubblicazione di un’ Opera letteraria inedita, frutto della mente e della volontà feconda di un Nostro F.’. Decanus Aliquis Lanz (Raum).  Testo scritto quasi per scherzo, in un arco di tempo di un paio di anni, sull’impulso ideale di render giustizia filosofica alla Luna e alla sua metaforica polarità. Dopo la Città del Sole  nel corrente Eone,  ecco che la Città della Luna alla “vecchia” solarità si contrappone.  L’insolito testo, si pone da subito in una dimensione sospesa di atemporalità; che lo colloca a nostro modesto parere tra i testi ermetici e filosofici delle epoche passate. Una storia, ricca di simbolismi ermetico alchemici, intessuta di alcune metafore iniziatiche di molteplice decifrazione, in grado di comunicare all’erudito quanto al semplice, profondi spunti di riflessione. La storia si presenta come un dialogo, tra un Maestro, Lucio e i suoi Fratelli discepoli, nel quale viene descritta una Città leggendaria , chiamata la Città della Luna. Proprio sull’identità del Maestro Lucio, al termine della narrazione c’è una piacevole sorpresa sotto forma di allusione, che non potrà che allietare i più eruditi. Come sempre non vogliamo dilungarci sulla presentazione del testo, che a nostro parere svolge da sè, la funzione di specchio filosofico. Nel senso che in base al grado di preparazione del lettore il testo rivela determinate "verità", alcune sono riscontrabili quasi da tutti altre sono molto ben nascoste. Molti di Noi sono rimasti sorpresi, rileggendolo negli anni di quanti elementi nuovi, ogni volta sono riusciti a scorgervi, man mano che progredivano nel loro cammino iniziatico. Un Nostro carissimo F.’. di un altra confraternita, ebbe a dire che il testo sembra leggere direttamente nel cuore e nella mente di chi lo legge, al saggio e al giusto rivelerà tesori e parlerà di grandi verità, ma allo stolto e al ignavo comunicherà poco e niente, anzi susciterà la loro indifferenza o ilarità. Ma non vogliamo dilungarci oltre, onde  condizionare i nostri gentili lettori, vi lasciamo quindi direttamente al testo de: La Città della Luna.
                                   La Città della Luna

Altri prima di Me, hanno narrato, tanti hanno sognato, alcuno astutamente ponderato, di Città, e Società più o meno Reali, Illuminate da Alti ideali, ma Nessuno, sino ad Ora, hai mai parlato ancora della Città della Libertà.
Lucio: Vo, mai Narrato Fraterni Amici, di quella Volta che, stanco di far passare un cammello per la di un Ago cruna, stanco di codesta società mi sono recato nella Città della Luna?
Necocoris: No Maestro, non ci avete mai narrato di questa Città, ne dei suoi costumi, dove si trova codesto Sinistro Luogo?
Lucio: Questa Città, è Sinistra sola di denominazione, in quanto nessuna vi è Più Giusta e Limpida in ogni Direzione. Nessuna via o Bussola Alcuna porta alla città della Luna.
Necocoris: E voi, Maestro come vi siete giunto?
Lucio: Io vi sono giunto tracciando una retta da punto a punto.
Necocoris: Maestro, parlateci di questa città, di come è fatta.
Lucio: Di città della Luna ne esiste solo Una. Di Argentea Fattura, non vi è abitante o persona che li sia impura,  chiunque li è arrivato tutti gli errori e li vizzi prima ha provato e catalizzato.
Necocoris:  E allora Maestro è una città Empia, come tante ve ne sono nel Nostro Italico Paese.
Lucio: Affatto Fraterni amici, Nella Città della Libertà non esiste Legge ne Moralità, pertanto non esiste il concetto di Empietà. 
Necocoris: Maestro, ma allora di quale Demoniaco Luogo siete stato Ospite?
Lucio: Fratelli, Sorelle di demoniaco alla Città della Luna non vi è persona, ne cosa alcuna, è la città della Libertà ove esiste solo il buon senso, l’Amore e la Fraternità.
Necocoris: Maestro, gli altri non capiscono, ed anche io son costernato. Abbiamo conosciuti i Misteri di chi non è mai Nato, della Vita e della Morte, della Natura e della Sorte, ma della città della Luna niente sappiamo, e se seguitate a narrar in prosa Noi non capiamo!!!
Lucio: Va bene , io adesso vi parlerò senza poesia di cosa la città della Luna davvero sia.
La Città della Luna si estende su di una pianta a forma  pentacolare o di stella a cinque punte, nella quale ogni punta, costituita da un triangolo equilatero è un distretto, nel Centro vi è una zona a forma di pentagono.  Quest’area a sua volta è suddivisa in un triangolo ed un trapezoide  che formano ciascuno un distretto. Il distretto dalla forma di Trapezoide è il secondo distretto. La restante zona triangolare costituisce il primo distretto che è il Cuore della Città. Al suo interno, come un occhio nel delta luminoso, vi è il distretto zero, costituito  da un’area esclusivamente circolare che costituisce un Tempio, tutto in Argento con un buco in Terra dritto nel Centro, ove arde il Fuoco Ardente che mai s’accende ne si spegne. All’entrata della Città della Luna vi è una scritta, Conosci Te stesso, lascia alle tue spalle dogmi e religioni, re e legioni, Onora Te stesso, Onora la Vitalità, benvenuto nella città della Libertà.^.
Necocoris: Maestro, scusa chi sta qui a disturbare , ma nella città della Luna chi Osa Regnare?
Lucio: Nessuno!!! La Città della Luna si Governa da Sola, come il corpo umano, o un eco sistema qualsiasi, che pur essendo svincolato da alcuna convenzione, dogma o legge, esiste e persiste in un tripudio d’armonia individualizzata, ove ciascuno elemento, parte integrante della catena, automaticamente e Naturalmente svolge la sua funzione, in un ambiente ove l’unico limite è l’Immaginazione.
Necocoris: Maestro non capiamo come può una Città governarsi da sola?
Lucio: Io, in Verità vi dico, che i vostri Cuori battono anche senza che voi lo decidiate, i vostri polmoni respirano anche senza che una legge glielo conceda. Le piante trasformano l’anidride carbonica emessa dai vostri polmoni anche senza che nessuno glielo abbia insegnato, le stelle percorrono la loro orbita anche senza che nessuno le abbia mai spinte. Gli animali, cacciano, uccidono e mangiano per istinto, come per istinto si accoppiano e si riproducono. Gli esseri umani credono di essere diversi perché ragionano e agiscono in conseguenza delle loro apparenti libere decisioni, ma se si rendessero conto, solo per un istante da cosa in realtà sono spinti e manovrati, capirebbero che ben altra  Ragione, li diversifica dagli animali o da quelli che loro credono essere oggetti inanimati.
Necocoris: Quindi spiegateci, come funziona questo Auto Governo della Città della Luna?
Lucio: Nella Città della Luna, non vi sono Leggi Scritte ne Convenzione Alcuna, il Buon Senso e la Fratellanza guidata dall’Amore Governano il Ministero dei Puri di Cuore. Tutti gli Abitanti Uomini e Donne sono Liberi, e appena giungono nella Città della Luna, Ricevono un Abitazione e un Terreno per il solo merito di esser giunti sino al Argentea Città, vengono così accettati nel distretto Provinciale della Città della Luna. La Provincia è una grandissima Circonferenza di Terreno che circonda la Pianta della Città , divisa da essa da un Canale Concentrico che ne delimita interamente il Perimetro. Nella Città della Luna,  appena giunti  nella Nuova Casa, si è accolti dal Comitato della Convivialità. I membri di questo e di altri comitati o piccole corporazione sono tutti volontari mossi da intenti e volontà comuni costituitisi al fine di perseguire vari progetti in molteplici aree. Durante questo colloquio viene presentata la Vita nella città della Luna al Fine che il Nuovo Arrivato sappia come muoversi. Tutti i beni di primaria necessità come la casa, un terreno da coltivare, l’acqua corrente vengono assicurati ai cittadini per tutta la loro Vita, con la possibilità di estendere l’occupazione della stessa casa e terreno anche ai figli e ai nipoti degli occupanti. In caso gli occupanti deceduti  non abbiano prole rendono la casa e il terreno alla Città che la custodirà per qualche nuovo arrivato. Per i primi Tre anni vengono fornite tutti i tipi di sementi richiesti che sono custoditi nell’Archivio della Botanica, il quale grazie alle opere spontanee di tutti i cittadini che ogni coltivazione effettuata dall’inizio dei tempi della Città della Luna hanno devoluto nel dieci per cento delle sementi ricavate dai loro raccolti. Infatti ogni semente viene fornita per sole tre volte, sufficienti ad innestare il circolo virtuoso della coltivazione, che consenta ad ogni coltivatore di conservare le sementi necessarie per il successivo raccolto, per le donazioni al’Archivio della Botanica e per eventuali baratti.Infatti non esistendo moneta alcuna nella città della Luna, il baratto è l’unico sistema di commercio privo di ricatto. Ciascun cittadino può infatti barattare qualsiasi merce con altri Cittadini in modo che tutti abbiano tutto, non potendo ogni individuo produrre normalmente tutto quello di cui ha bisogno. Insieme alle sementi e alla casa, fornita di sistemi eolici, fotovoltaici, ed altri sistemi energetici ad impatto zero, vengono date tre galline, due pecore, due conigli, due mucche. Questi essendo coppie si riproducono spontaneamente, è decisione di ogni cittadino se dedicare il proprio terreno all’agricoltura o all’allevamento intensivo, oppure ad entrambi. Ovviamente i capi di bestiame considerati in eccesso vengono barattati con altre merci.
La lana delle pecore può essere lavorata, venduta, o portata alla Casa della Modarte ove in cambio di altri beni è possibile farsi confezionare un abito, oppure acquisirne uno già preconfezionato. Alla Casa della Modarte si baratta anche il lino che può essere coltivato, e la seta degli gli asceti che ne coltivano ancora i bachi. Ma vengono anche li radunati tutti gli abiti dismessi, i quali vengono accumulati se in buono stato, per essere dati a chi, nuovo cittadino dovesse esserne privo durante i primi tre anni di sviluppo che gli consentono di entrare nel sistema della Mano Sinistra, gli altri vengono fatti a pezzi e riciclati per altre opere tessitorie.

Necocoris: Mastro cosa è il sistema della Mano Sinistra anche li si occupano di Magia e via Iniziatica???
Lucio: Nella Città della Luna tutto è Magia, ma non si abbandonano più a schematismi e dicotomie ristringenti ,per il sistema della mano sinistra in questo caso si intende il Ciclo esistenziale all’interno della Città della Luna, l’OrusBorus del esperienza, il respiro dell’Esistenza. Ogni cosa è Sinistra alla Città della Luna ove l’Uomo è Sovrano ma la Donna è Divina.
Necocoris: Maestro, scusate la nostra ignoranza ma non capiamo cosa significa l’Uomo è Sovrano e la donna Divina.
Lucio: Significa, mie diletti, che tutti gli uomini sono i Sovrani di se stessi, e in quanto tali gli unici padroni e padri delle proprie azioni. Alla città della Luna, a differenza di quella del Sole, della quale fredda solarità, già altri prima di me hanno narrato alla profanità, si adora la femminilità,  la donna in quanto Archetipo vivente di questa polarità, viene tenuta in grande considerazione, rispettata, adorata e omaggiata al pari di una dea.
Necocoris: e che culto esiste nella Città della Luna?
Lucio: Nella città della Luna esiste il Culto della Luna, si venera la donna, l’Anima la Vita e l’Amore. Nonostante ciascuno sia libero di seguire il credo e la divinità che vuole, tutti i cittadini che sono giunti alla città della Luna hanno abbandonato culti, dogmi, religioni e settarismi. Avendo tutti dissolto le loro polarità nell’individualità di un miste mistico e magico, di queste ne hanno coagulato un Animae Figlio dei precedenti, bianco e trasparente, rivelatosi per sua dicitura l’Anima Pura, parte ancestrale di entrambi gli uomini Primi che all’umanità hanno dato con l’inganno l’Immortalità.
Necocoris: Maestro vi riferite a Brahman e Brahama?  Siete Riuscito nel’Opera delle Opere?
Lucio: Cari Fratelli, l’Opera delle Opere dimora in Voi, quando sarà il momento Io, vi assicuro che ciascuno di Voi, diverrà Puro, e verrà nel Tre, insieme a Me, nell’Argentea Città della Libertà.
Necocoris: Maestro, prego continuate a parlarci di codesta Mitica città.
Lucio: Dove eravamo rimasti, ah si … Il culto della Luna, si celebra nel Tempio Cuore della Città, viene celebrata una Grande Agapè ogni Notte di Novilunio e di Plenilunio, mentre ogni Notte normale, rendono grazie alla Nostra Luna, danzando in cerchio e cantando ebbri tutta la Notte intorno alla Grande Fiamma Sacra che mai s’accende ne si Spegne è sempre Ardente. Ogni cittadino sin dalla sua prima notte nella Città, prende parte a questi attimi di festiva convivialità, riscoprendo in un istante la sua natura festosa e danzante.
Necocoris: Maestro ma non vi sono Jerophanti o Cariche sacerdotali all’interno del sistema del Culto della Luna?
Lucio: Il culto della Luna, non è un Rituale scritto e preciso, come quelli che avete scoperto voi nel vostro cammino Iniziatico, nel culto della Luna, il Cuore, la Gioia e la Luna, guidano i gesti, le parole e le mosse, in ogni Agapè, e sono sempre magnificamente Unici e diversi. Nella Città si Celebra la Libertà della Comunità ma anche dell’Individualità. Seguire un Rito prestabilito, un Ordine, una Gerarchia, è cosa passata e puerile tra le genti della Luna, che in realtà, seguono tutte le ritualità, in Verità, Nessuna.
Necocoris: Maestro siamo davvero confusi, Noi abbiamo celebrato per una Vita intera Rituali perfetti e precisi, abbiamo tracciato linee e pentagrammi, recitato mantra e postulato diagrammi, ma sempre con precisione ed immensa devozione.
Lucio: Io, in Verità vi dico, che tutti quei Riti perfetti, segni precisi ,mantra aperti e disegni da esperti,  son serviti a Trovare Voi stessi. Cosa pensavate che nel percorso Iniziatico sareste sempre rimasti legati ad un Rituale? E per fare cosa? Essere ancora più schiavi? Schiavi delle leggi, dei dogmi, delle forze e delle menti, ed ora anche schiavi perdenti di Rituali spenti? No cari amici, è venuto anche per Voi il momento di Capire, che Tutti i riti, gli interminabili dettagli cerimoniali, i gesti, i toccamenti, gli inchini, gli incantesimi, e le suffumicazioni vengono attuate deliberatamente per esaltare l’immaginazione. E alla città della Luna tutto è Magia e Perfezione, ogni Istante un Emozione, e l’unico limite è  l’Immaginazione.
Necocoris: Maestro ma come siamo Costernati, abbiamo seguito la via dell’Immaginazione come Voi ci avete insegnato, abbiamo capito, abbiamo imparato, e adesso Voi ci dite che è tutto sbagliato???Lucio: Il Bambino sin da piccolo impara a riconoscere la sua immagine nello specchio è il primo passo per la presa di Coscienza.  Crescendo, Del sole egli vede il summum bonum, del demonio l’infinimum malum; e questo confina l’Uomo in un mondo duale ed illusorio governato da  Leggi Fisiche che esistono solo perché qualcuno le ha pensate, osservate e poi tanti le hanno accettate. Questi pur non intuendo neanche cosa davvero li guidi nel quotidiano, dalla Notte dei Tempi hanno preferito affidarsi ad altri, a leggi, dogmi, e questo perché è più facile cullarsi nel Nulla della virtualità  piuttosto che essere gli unici responsabili e fautori delle proprie azioni. Prima di aver inventato leggi fisiche e postulati, l’uomo onde evitare di spremersi troppo le meningi si è creato delle divinità, al cui capriccio ha affidato ogni spiegazione per i suoi mali. Hanno pregato queste divinità, che hanno preso vita e hanno provato a mettere nel sacco  l’uomo, essendo consapevoli che Loro esistevano solo grazie ad esso che li teneva in vita con il suo pensiero e la sue energia, ignaro persino di farlo, hanno pensato bene di Ingannarlo.
Nel frattempo qualcuno , che mentre gli altri pregavano preferiva pensare e sognare ha capito l’Inganno. Ma cosa ha fatto invece di svegliare i suoi Fratelli? Si è sostituito astutamente agli dei morenti, e così che è stata inventata la religione per mediare tra l’animismo e il panteismo primordiale verso lo scetticismo scientifico, altra creazione virtuale tenuta in vita dalla mente umana, per poi tornare ad un primitivo culto del Niente. Ma d’altronde “Quelli che non sanno ricordare il passato son condannati a ripeterlo”

Necocoris: Ma, Ma, Maestro, non abbiamo parole, ci state davvero confondendo …
Lucio: Il pensiero, in un Universo Mentale, non è essenziale per l’esistenza, e neppure ne è la causa,ma è uno strumento per il divenire: divento ciò che vedo in me stesso. Tutto ciò che il pensiero mi suggerisce posso farlo; tutto ciò che il pensiero rivela in me stesso posso divenirlo. Questa dovrebbe essere l’incrollabile fede dell’uomo in se stesso, perché Dio dimora in Lui. Quel Dio, che ha sempre rifiutato è che è l’unico in grado di trasformare l’energia in materia, il pensiero in Realtà. Io affermo, che la materia altro non è che illusione. . È la vita a costituire l’unica realtà e il vero mistero. La vita persiste, passando come un filo di fuoco attraverso tutte le forme prese dalla materia. Lo so. Io sono la vita»
Necocoris: Maestro perché non ci avete mai parlato di queste cose, ci saremo risparmiati anni di duro lavoro, fatiche e sofferenze!
Lucio: I maestri dell’ordine segreto, ossia coloro che hanno attinto la sapienza e “varcato la soglia”, si sono incamminati dall’infinito all’eternità, sono diventati «l’anello invisibile di una catena, costituita da mani invisibili, che non si lasceranno mai fino alla fine dei giorni». È questo un altro tema centrale che esprime in parte la credenza nella Tradizione primordiale: l’esistenza di un “Ordine” di Adepti, gli “Svegliati” appartenenti alla “catena dei Viventi”. Gli “svegliati” sono i “Viventi”, gli unici, sia in questo che negli altri “mondi”, che non siano dei fantasmi. “Nella Città della Luna non vi è alcuno di coloro che sono partiti ciechi dalla terra” “Veramente immortale è l’uomo compiutamente sveglio. Gli astri e gli dei se ne vanno; solo lui rimane e può tutto ciò che vuole. Sopra di lui non vi è alcun dio. Quello che l’uomo religioso chiama dio, non è che uno stato. Questa stessa esistenza non è che uno stato. La sua inguaribile cecità gli para davanti una barriera che egli non osa scavalcare. Egli si crea una immagine per adorarla, anziché trasformarsi in essa”».
“Mi fermo qui. Dovete riflettere da soli sulle cose. È così che i maestri le tramandano, giacché possono insegnar soltanto la teoria. Sta a voi estrarre la verità. Questo processo è detto ‘studio del sé’, ‘trasmissione speciale al di fuori degli insegnamenti’. Non è un rifiuto dell’insegnamento: semplicemente, vi sono cose che il maestro non può comunicare. Né è qualcosa che si limita allo zen. Ogni insegnamento, che sia volto a fini spirituali o a raggiungere le vette di un’arte, impiega sempre la ‘trasmissione da mente a mente’ o la ‘trasmissione speciale al di fuori degli insegnamenti. Dovete coltivare voi stessi. Insegnare serve soltanto ad indicare quel che non potete vedere senza aiuto. Il maestro non vi ‘dà’ nulla. È facile insegnare, ed è facile ascoltare quel che ci viene insegnato, ma è difficile riscoprire qualcosa in noi stessi ed appropriarcene. Ciò è detto ‘autorealizzazione’. L’ ‘illuminazione’ è svegliarsi e vedere il sogno per quel che è. L’autorealizzazione è la stessa cosa. Non c’è differenza”
Necocoris: Maestro siamo senza parole … Ma vi prego andate avanti continuate a raccontarci della Città della Luna … Vi è un Governo? Un Capo, o un Assemblea?
Lucio: Nella Città della Luna non vi è Governo ne Legge alcuna, vi sono solo due rappresentanti che a turno tra i membri del Saggio Consiglio Lunare si fanno reggenti, vengono posti a Presidenza Sovrana  e restano in carica solo per un Sestante (Unità di misura temporale in uso nella Città della Luna). Questo Saggio Consiglio è Formato da Tutti i Cittadini che Volontariamente, animati dalla propria socialità  si radunano regolarmente in Assemblea diurna nel tempio Lunare (che svolge funzioni anche di Agorà, centro della Vita Pubblica). L’Assemblea è presieduta a titolo puramente ispirativo a turno da ciascuna donna appartenente al Consiglio Lunare. Non vi sono elezioni in quanto tutti gli interessati prima o poi avranno il loro periodo per dimostrare a se stessi e agli altri il loro Animo filantropico. Ogni donna che sia in carica di presidenza ispirativa nel Consiglio Lunare prende affettuosamente l’appellativo di Mater Consilii  e non è contemporaneamente la donna che tra i due cittadini presiede la Reggenza Sovrana, in quanto i cittadini non si gravano mai di più di un incarico per volta, essendo amanti del tempo libero e della propria Lunarità.
Necocoris: E  chi fa rispettare l’ordine Maestro, mi spiego, gli altri si chiedevano cosa succede se qualcuno ruba, o ammazza, o esercita violenza su altri?
Lucio: Cari Fratelli e Sorelle, non vi è un servizio d’ordine nella Città della Luna, ne un Esercito o Forza alcuna, perché coloro che sono giunti sino a li sono uomini e donne che hanno Unito gli Opposti, Armonizzato i Generi, Nei loro petti riposano i Grandi Misteri; la loro mente ha risolto tutti i problemi della filosofia e della vita. Esso possiedono il segreto della Pietra Filosofale, l’Elisir dell’Immortalità e quello della Medicina Universale. Inoltre, sono stati capaci di Svelare il  Segreto capace di realizzare il sogno vecchio quanto il mondo della Fratellanza dell’Uomo.  Amore Fraterno muove i loro corpi all’unisono, rispetto e libertà sono le fondamenta della Argentea Società. Nessuno li, ruba perché Tutti hanno i mezzi per ottenere quello che desiderano. L’ozioso dal punto di vista lavorativo si accontenta di mangiare quello che il minimo lavoro della terra e le sue bestie gli offrono, dedicando il suo tempo in attività che lo rendono felice, senza imposizioni ne giudizi alcuni. Colui che trova felicità dal lavoro e dalla ricchezza materiale può spaccarsi la schiena e accaparrare beni. Le donne godendo di una posizione Onorata, non sono oggetto di contesa, se non di Amore e attenzione, in quanto la scelta ultima in qualsiasi rapporto spetta alla donna. Un esercito non vedo a cosa serva alla Città della Luna, la cui Posizione è Tutta e Nessuna, nessun popolo sano di mente muoverebbe guerra alla della Luna gente, prima di Tutto perché sono pacifici e di pretesa alcuna, secondo perché nessuno che non sia degno e in Amore pregno non ha mia trovato strada alcuna che lo conduca alla Città della Luna, Terzo perché il popolo della Argentea Natura, Possiede il Segreto dell’Universo ,Tutti i suoi abitanti, compresi i pargoli di 5 anni usano il Pensiero per creare , edificare, progettare e talvolta materializzare, ma se volessero potrebbero far scomparire un Universo in un istante figuratevi una persona ignorante. Per immaginare la Società della Luna, dovete pensare ad Uomini e Donne davvero Illuminate che hanno superato lo stato anche di divinità e sono entrati nella Realtà. Un mondo dove si crea pensando, si viaggia suonando e si mangia digiunando.

Necocoris: Maestro e quali sono allora le attività che si svolgono nella della Luna Città?
Lucio: Le attività son Tutte e in Realtà Nessuna. Tranne Sette che alla Luna son dilette.
Necocoris: Non capiamo Maestro in che senso? Vi riferite forse alle sette Arti Liberali?
Lucio: Buon Fratello, le sette arti liberali fanno parte tutte insieme di una sola di queste sette Maestrie sulle Quali verte l’edificazione della Società della Luna. Nella Città, Ogni distretto è Abitato e frequentato dai membri di una delle Sette Corporative Maestranze, al centro vi è il Palazzo , in cui  Ricerca Sviluppo e Insegnamento – Apprendimento, trovano il Loro svolgimento. Il Distretto Principale e più Importante per l’evoluzione della conoscenza è il Sesto distretto, al cui centro vi è il Palazzo della Coscienza. Li sono custoditi gli Archivi dei Creatori degli Universi, Le Memorie della Coscienza e gli Almanacchi della Vita. Oltre a svolgere attività di Custodi del’Esperienza, i volontari dediti a questa Maestranza, si occupano oltre che di ogni aspetto della Coscienza, anche di tutte quelle potenzialità che nell’Uomo comune sono latenti e che riguardano tutti gli aspetti della Mente in ogni sua manifestazione Reale o Astratta. Altresì si Occupano di Filosofia, Mistica, Creazione Mentale, Formazione del Pensiero Creativo. È qui che si Formano gli Asceti del Popolo della Luna, che di ascetico nel senso comune del termine poco hanno, in quanto passano tutto il loro tempo viaggiando negli universi, creando con la mente, deliziandosi inizialmente di ogni Libagione dalle proprietà della Chiara Visione. Infatti benché tutti i cittadini della Città della Luna dispongano di tutte le erbe conosciute e sconosciute immaginabili e inimmaginabili, con le quali curano ogni interferenza fisica psichica o spirituale in coloro che ancora non sanno curarsi con la mente o con il Cuore, oppure le usano per migliorare o per esplorare ogni meandro della Mente. Ci vorrebbe di scrivere un Enciclopedie sulle sostanze mirabili anti e dagli effetti stupefacenti che sono in possesso del popolo della Luna, ma ne darò un accenno meglio, se siete interessati ,quando vi parlerò del Distretto Tre in cui tali sostanze vengono estratte dalle piante, sintetizzate, e cristallizzate con il Libero Pensiero.
Necocoris: Maestro, proseguite, gli altri distretti a cosa sono dedicati? Quali altre attività si svolgono nella Argenta Città?
Lucio: Come vi ho già detto, le attività svoltesi nella Città della Luna, sono Tutte e in Realtà nessuna. Non vi sono confini netti, o schematiche divisioni nelle variegate operazioni e azioni nella città della libertà; questo perché la società ha trasceso ogni dualità. Proverò comunque ad andare avanti nella spiegazione consapevole che la vostra unica possibilità di comprensione è la di voi immaginazione. Il quinto distretto è dedicato allo studio dell’universo UOMO. Epicentro del Quinto distretto è il Palazzo Umano, al cui interno, i volontari svolgono ogni tipo di ricerca, sperimentazione e applicazione atta al miglioramento della comprensione dell’essere umano in relazione con l’universo e con la mente che lo rappresenta. Le genti della Luna, credono che i misteri dell’Uomo siano maggiori dei misteri dell’Universo; e quando questi saranno completamente compresi e svelati l’esperienza umana cesserà immediatamente di essere. Questo per un principio diffuso tra l’argentea società secondo il quale l’universo è stato creato ad immagine e somiglianza umana; e l’essere umano ad immagine speculare della Fonte primigenia ed universale, che può esser interna ed esterna all’Universo o entrambe le due. Per gli abitanti della Argentea città, infatti l’idea di Universo è non locale, ed il vettore tempo esiste in esso,  solo come coordinata vettoriale virtuale,non lineare ma a spirale.

Necocoris: Maestro, voi state dicendo che secondo le genti della Luna, l’essere umano è più importante dell’Universo e addirittura più antico di esso??? Ma di quale follia sono gli artefici gli argentei cittadini?
Lucio: Di nessuna follia, son affetti, ma ad una gran Filosofia son diletti. Non credono che l’esser umano sia migliore dell’Universo. Nella città della libertà non c’è migliore, ne peggiore, c’è solo il diverso e l’inverso. Questo significa, che per essi l’universo è un organismo come lo è l’essere umano. Ma dal momento che l’uomo attraverso la sua mente crea la quotidiana reale virtualità; e sempre attraverso di essa permette l’osservazione, indi l’analisi e la comprensione di ogni studio. Per tanto l’universo osservabile e studiabile è una creazione o nel migliore dei casi una rielaborazione di un idea di un universo; operata dalla mente umana. Mentre la mente umana, quindi l’uomo, per esistere deve esser stato generato, pensato da una mente primigenia e creativa, che potenzialmente può anche esser in relazione con la mente umana stessa, li ove diventa Coscienza. Secondo questo principio, la mente umana, con maggiore difficoltà riesce ad analizzare ed osservare se stessa; questo la rende più misteriosa e maggiormente insondabile rispetto a quello che Noi ci ostiniamo a chiamare Universo, ma che le genti della Luna chiamano: Ologramma spazio temporale di sperimentazione materiale. Tutto questo a prescindere dalla cronologia creativa. In fine, secondo il popolo argenteo solo quando tutti i misteri della mente umana, quindi dell’uomo saranno svelati e compresi, allora la presa di coscienza sarà completa e l’esperienza ultimata, perciò la Verità manifestata.
Necocoris: Maestro, questo ricorda vagamente i principi ermetici e gli insegnamenti ai quali abbiamo dedicato una Vita. Ma anche se li ricorda non avevamo mai pensato che si potesse credere ad una cosa simile, l’uomo è stato creato sicuramente dopo l’Universo!
Lucio: Cari Fratelli, voi vi ostinate ad aggrapparvi sempre alle vostre conoscenze, che erigete a certezze. Quante volte vi ho detto che si deve sempre tenere la porta aperta al Nuovo? Quante volte vi ho detto che al tempio della Vera Conoscenza si viene nudi? Spogli da tutte le convenzioni, errate convinzioni, dogmi , presunte certezze ed illazioni? Se ancora non avete capito che la più grande scienza è NON SAPERE NIENTE. Bè cari F.’. allora dovete accettare che non raggiungerete mai la città della Luna, tanto meno la vostra Sacra intimità, ne purtroppo, la Libertà.
Necocoris: Maestro, avete ragione, sappiamo bene questi precetti, ma le filosofie della Luna, son ardue pure per i nostri intelletti. Ma seguitate a raccontare, Maestro, non vi interromperemo più.  Instaureremo la massima del silenzio pitagorico che ci ha accompagnato nei primi anni di vita iniziatica, quando appena venuti dalla Notte alla Luce,  ascoltavamo, vedevamo, riflettevamo, tacevamo e non parlavamo.
Lucio: Dove ero rimasto, ah si! Ai distretti. Il quarto distretto è il distretto dedicato alla Libertà. In esso , centro di tutte le attività della politica dell’Argentea Città, ci sono due palazzi, ciascuno a forma di L, posti uno di fronte all’altro ma in senso opposto. Le L, potreste pensare che stiano per Libertà o Libertàs, ma in realtà, non sono lettere, nella città della Luna sono dei simboli. Il significato di ciascuno di questi due simboli esprime una polarità, come il + e il - , come il triangolo con la punta rivolta in alto e quello con la punta rivolta in basso, come lo Yin e lo Yang, ecc. In questi palazzi si studia, l'idea di Libertà in tutte le sue possibili e probabili applicazioni utopiche, sfaccettature filosofiche, politiche, spirituali, scientifiche, metafisiche e mentali. In uno si studiano le Libertà applicate all’individuo e nell’altro le Libertà applicate alla collettività. I due istituti, ogni mese relazionano in una serie di assemblee pubbliche,  i risultati dei loro studi, delle loro formulazioni e filosofiche postulazioni. Questo permette a tutta la cittadinanza di esser sempre aggiornata su quello che è ritenuto il principio cardine della argentea società, ovvero la Libertà. Ma libertà,  significa esser Liberi ed assicurare agli altri la stessa libertà, solo quando si comprende che per esser liberi e restare tali, tutti si devono impegnare, come unico ideale principale, non solo a seguir la libertà personale, ma soprattutto ad assicurare la libertà ad ogni uomo ed animale, quindi senza mai nessuno prevaricare. Ogni individuo, nella città della Luna, è una stella, che brilla come tutte ma ha la sua orbita come nessuna. Tutti esistono in armonia, seguendo la propria orbita,  e tutti insieme seguono il proprio destino.
Necocoris: Maestro scusate l’interruzione ma Noi, non abbiamo capito la motivazione per cui la forma polare dei palazzi indica gli studi collettivi o individuali dei "libertari" ragazzi?
Lucio: Cari Fratelli, nella città della Luna le universali polarità sono poste in relazione con l’individualità e con la collettività. Questo per un loro assodato, che proclama una relazione tra positivo collettivo negativo individuale relativo. Mi rendo conto che per Voi, queste relazioni possano suscitar dubbi e illazioni , anche io , quando tra la gente della Luna ne sono venuto a Conoscenza sono rimasto senza profferir parola alcuna, in silenzio in uno stato di totale deficienza. Così ho appreso che di Città della Luna ne esiste come Dio, soltanto Una. Più la cerchi meno la trovi,  e se mai la troverai più ti sforzi di comprenderla e stai certo che meno la capirai. Così ho fatto come mi ha detto l’argentea società: pensare troppo e trovare un senso porta l’uomo saggio lontano dalle Verità del firmamento.
Necocoris: Maestro, allora faremo come ci dite, ma vi prego, nel racconto, ora proseguite.
Lucio: Il Terzo distretto come vi ho già accennato è dedito allo studio, alla ricerca applicativa e alla conservazione di ogni tipo di semente, di coltivazione e di estrazione dei principi attivi delle piante che sono destinati alla genesi di ogni medicamento o sorta di pozione che utilizzano per svariati scopi. Premesso che la cura più diffusa nella città della Luna è l’autocura conservativa attraverso la volontà e l’applicazione meditativa della forma attiva del pensiero creativo e rigenerativo. Ciò nonostante, vengono utilizzati ogni sorta di estratto vegetale per integrare le funzioni fisiologiche del corpo o come lo chiamano loro, bio organismo olografico. Questi medicamenti vengono utilizzati anche per la cura dei nuovi nati della Città della Luna. Benché i piccoli nascano già con particolari facoltà mentali che li rendono ai nostri occhi super normali, soprattutto nei primi mesi di vita, questi sono troppo piccoli per riuscire a curarsi da soli; così i genitori impiegano queste sostanze per renderli meno vulnerabili alle patologie. Per quei rarissimi casi in cui i bambini si ammalano di una qualche patologia o sono afflitti da qualche distorsione corpo – mente – spirito – anima, i genitori intervengono personalmente con le loro abilità teurgiche e in un attimo riescono a placare le loro sofferenza e a guarirli completamente. Altre forme di estratti, dette della chiara visione servono invece alle genti della Luna per viaggiare in ogni dimensione. Queste sostanze vengono solitamente ingerite in una libagione durante una sorta di atto rituale che però varia di volta in volta, di persona in persona.

Necocoris: Maestro a quale sostanze terrestre potreste paragonarle queste libagioni della chiara visione?
Lucio: Benché nessuna sostanza presente sulla terra possa esser messa al confronto con le piante delle genti della Luna, l’effetto che ne ottengono bevendone è molto simile a quello che certi sciamani o Ierophanti delle epoche passate utilizzavano per mettersi in contatto con il divino e parlare con dio. I profani direbbero che sono” droghe” o sostanze stupafecenti,i puritani le chiamerebbero piante del demonio, i ben pensati le bollerebbero come veleni per menti deboli, gli studiosi assennati le chiamerebbero sostanze enteogene, io le chiamo chiavi o catalizzatori. E come tutte le chiavi e i catalizzatori sono in grado di aprire delle porte, ma sta a Noi trovare le porte giuste per le chiavi giuste e varcarle nel modo giusto e nel momento propizio.  Ma ora lasciatemi terminare il racconto sulla conformazione della Argentea città, il secondo distretto è quello dedicato allo studio delle forme mentali, che spaziano dagli Eoni o spiriti planetari agli elementali. In questo distretto il Cui palazzo rappresentante è detto Arca della vita nel fluido pensante. In esso si formano i creatori di egregore e si selezionano i volontari adatti a svolgere la funzione di ambasciatori e intermediari tra gli umani e le altre forme mentali. Soprattutto con gli Eoni con i quali intrattengono un sincero rapporto di interscambio informazionale. Mi hanno infatti spiegato che le genti della Luna collaborano al gioco dell’evoluzione nella presa di Coscienza Universale. E come esseri completamente svegli e vedenti sono consapevoli dei loro ruoli in rapporto con l’ologramma universale.  Nel primo distretto invece vengono ideati svaghi e metodi di apprendimento e sperimentazione creativa attraverso i quali esplorare se stessi e l’universo. Ogni  divertimento o svago , anche il più apparentemente semplice e banale, cela in sé un codice archetipico , che proprio  come i gesti,i simboli, i segni e i toccamenti dei Nostri rituali , è in grado di richiamare l’attenzione inconscia del sub conscio su degli archetipi sapientemente mischiati nel gioco o nell’ambiente di svago. Questi archetipi, una volta carpiti e assimilati sono in grado di suscitare quell’intuizione geniale che definiamo illuminazione. Ogni cosa nella città della Luna risveglia sensazioni, immagini suoni ed emozioni echi di un processo di maturazione eccezionale, che sarebbe in grado di svegliare il più ostico dei profani in un istante. Ma nessun profano è mai giunto nella Città della Luna , perciò immaginate voi il grado di evoluzione ed illuminazione di questa magnifica popolazione. Io personalmente ho imparato la cosa più importante nella città della Luna, ovvero che le vite sono tante ma di morte cen'è soltanto Una. Non chiedetemi il significato di questa frase, vi prego.  Limitatevi ad appuntarvela da qualche parte ed un giorno, vi assicuro che qualcuno di voi, un giorno la comprenderà e in quel momento forse nella città della Luna si troverà. Nel primo distretto si trova anche il palazzo della Modarte dove vengono confezionati gli abiti e i paramenti rituali.  All’interno del Primo distretto a forma di Triangolo c’è il distretto O, che come vi ho accennato è l’epicentro della Città dedito al dialogo e alla rituale festività. Questo distretto templare circolare funge da Agorà e da Teatro rituale. Questi sono i sette distretti della città della Luna numerati da O a 6, ma le attività svoltesi nella città della lIbertà sono molte altre. Infatti ogni cittadino può impegnarsi in qualsiasi attività, ed ovunque si possono trovare esercizi che offrono servizi. Le attività svoltesi nei distretti sono le attività principali, sulle quali come piloni poggiano le fondamenta dell’argentea società.
Lucio: Ora, Voi, sapete della Città della Luna,Grandiosa Città della Libertà.  Altro non c’è da dire ne da sentire.
Necocoris: Maestro Noi riusciremo mai a Trovare la Città della Luna?
Lucio: e chi lo sa, sicuramente, come vi ho già detto qualcuno di Voi la Troverà, ma l’importante non è trovare la Città della Luna, è esser davvero Liberi e Vivere e Morire senza Paura alcuna. Ma ora basta parlare di questa Città, v’ho mai raccontato invece di quella volta Tanti Tanti anni fa,  quando mi trasformai in un Asino???
Necocoris. No, Maestro, raccontateci quanto tempo fa è stato, no vi conosciamo da molti anni e non vi abbiamo mai visto trasformarvi in un asino e niente sappiamo di questa Metamorfosi.
Lucio: Metamorfosi, è proprio così che inizia questa storia, mi è accaduta tanto tanto tempo fa: in questo modo ho iniziato il mio percorso, ero poco più di un ragazzo e  
Terminano qui le Cronache sulla Città della Luna, ove una è La Vita e la Morte Nessuna.

Un Opera iniziatico letteraria di Frater “Decanus” Aliquis Lanz (Raum), al quale appartiene unicamente la proprietà intellettuale.  Se ne diffida pertanto ogni riproduzione , distorsione, deformazione, pubblicazione e diffusione non autorizzata. Quindi invitiamo chiunque desideri farne copia o menzione alcuna, di inoltrare tramite e-mail una richiesta, correlata dalle motivazioni e destinazioni d’uso, intestata all’amministrazione di questa pagina : “I Perfettibili (Illuminaomnes Ermetical Italian Society).
Con la sincera speranza che questo testo sia stato gradito ed utile almeno per qualcuno. Con la tacita benedizione di Chi occhio profano non vede, ma il Cui Occhio tutto vede, A.’.G.’.D.’.G.’.U.’. sempre rivolti al Grande Oriente Ermetico dei Figli di Seth (M.’.A.’.O.’.H.’.F.’.S.’.) Tutti i F.’. e le S.’. del ‘Ordine Ermetico della Rosa Nera e del triangolo d’Argento (Frater Consilii Neare Rosae et Argentum Trianguli Sethianibus Ermeticae Sinister Atri) Die quinque Tuesday Octavo mense August 2014 E.V. (Era Volgare) Zenit di Roma Templi Astarte.’.

"La Chiave che vi porgo, o voi tutti che mi ascoltate, è la sola che può aprire tutte le misteriose porte che celano al nostro sguardo i più complessi arcani dell’umano pensiero, delle sue manifestazioni e di tutti fenomeni religiosi, mistici o sociali, che hanno affondato l’umanità e i popoli nella più profonda idolatria, nella più completa paura e nella più folle delle orge cruente.  Ricordatevi, o uomini, che dovete conoscervi bene, prima di cercare al di fuori di voi stessi quelle potenze e forze che sono invece dentro di voi. Quando gli antichi dissero: “Uomo, conosci te stesso!”, essi non fecero altro che formulare uno dei dogmi più importanti dell’ alta scienza o filosofia occulta. Sfortunatamente questo consiglio è stato compreso da pochi e da ancor meno messo in pratica.(EL-KHODJA)"